Aveva resistito all’assedio per un tempo che era parso interminabile, barricata dentro con un vero e proprio arsenale.
L’ostaggio se ne stava seduto in un angolo, rattrappito, le ginocchia strette al petto.
Poi accadde l’impensabile.
Mi arrendo, mormorò con un filo di voce, stremata, la Ragione.
L’ostaggio sollevo’ gli occhi, incredulo.
La Ragione gli si avvicinò e sciolse le corde che lo legavano, si diresse alla porta, la socchiuse e invito’ l’ostaggio ad uscire.
La Vita esitò. Era libera. Si affacciò sulla soglia, incredula, abbagliata dallo splendore del giorno la’ fuori. Mosse i primi passi, quindi corse via, senza voltarsi indietro.
La Ragione uscì lentamente, disarmata, le mani in alto, pronta a consegnarsi all’assediante.
Ma il Cuore, implacabile, fece fuoco.
Sequestro

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